Silvia Rastelli
Silvia Rastelli nasce a Piacenza nel 1983. I suoi studi artistici spaziano in vari campi: parallelamente allo studio della danza, si laurea in Pittura e in Area del Contemporaneo all’Accademia di Brera di Milano. Figlia d’arte, vive gli anni della sua infanzia nella bottega del padre, che l’adotta in qualità di apprendista. Essenzialmente ritrattista, l’artista interpreta i volti delle persone come se fossero aree geografiche emerse dal mare magnum dell’inconscio e trasformate in volti umani simili a profili di nazioni, luoghi e contenitori di culture e stili di vita differenti. Le fisionomie sono disegnate con la grafite su superfici in legno di pioppo e delineate da piatti sfondi monocromi in vibranti note di colore acrilico. I suoi visi, disegnati con una grande precisione del tratto e lievi variazioni chiaroscurali, sono in contemplazione, descritti con un’enigmatica impassibilità nello sguardo che cattura l’attenzione dello spettatore, ispirando una riflessione. Questa artista, attraverso il segno nella pittura e il gesto nella danza, documenta le persone, il tessuto sociale. I protagonisti dei ritratti, queste muse, assurgono a simbolo di una desiderata stagione di liberazione dai canoni dell’intolleranza razziale. Silvia Rastelli è danzatrice, art performer e pittrice italiana i cui lavori sono stati ampiamente esposti a livello nazionale, oltre che internazionale (come Kiev, Parigi, Londra), presentati da noti curatori d’arte come dal suo curatore ufficiale Fortunato d’Amico, Stefano Fugazza, Francesco Poli, Silvia Fabbri, Daniele Usellini, Loris Zanrei, Maria Flora Giubilei, Luciano Bolzoni e tanti altri. Attualmente Silvia vive e lavora nella campagna piacentina coltivando, ogni giorno, la sua passione per le arti.