Davide Fioretta Falky
Davide Fioretta Falky è nato a Sassari ed attualmente vive e lavora a Villafranca di Verona dove ha il suo studio/Residenza.
Studia al liceo Artistico statale di Verona, dove ottiene la maturità Artistica. Incomincia all’età di soli 25 anni la sua carriera di artista multimediale e illustratore, lavorando per molti studi di comunicazione e dell’editoria.
Già nel 1998 la sua agenzia di comunicazione PATHOS si afferma nel territorio Veneto e quello Italiano per la sua nuova concezione della grafica e dell’immagine lavorando per Brand di prestigio e anche per la pubblica amministrazione.
Già in questi anni si interessa all’arte in tutte le sue peculiarità producendo opere di spiccata originalità sia per la tecnica che per i contenuti.
Sono questi gli anni in cui incontra, tra gli altri tanti artisti, Renzo Peretti, già insegnante all’ Accademia di belle Arti Di Venezia, con il quale stringendo una profonda amicizia, condivide per molti anni a seguire uno studio sulle colline di Custoza, ed è proprio in questo periodo in cui risale la realizzazione delle prime opere ad olio di grande formato e la scelta definitiva per la pittura.
Gli anni che vanno dal 2005 al 2008 si caratterizzano per una spiccata sperimentazione materica di vaga matrice Kiferiana.
Nascono opere che prendono in considerazione i temi della vita, del mondo e dell’uomo in particolare; questo come punto di riferimento delle connessioni che si creano tra l’io più profondo e la superficie emotiva.
Gli anni 2009 al 2012 proseguono caratterizzati da mostre collettive e personali in Italia e anche all’estero.
Nel 2015 concepisce una serie di lavori basati sull’ideale incrocio tra il mito e il sublime, prende forma l’impalcatura iconografica definitiva della sua pittura come tentativo di drammatizzazione all’interno del proprio stile figurativo.
I tratti aggressivi, la materia lacerata, le pennellate violente presenti nelle opere di Davide Fioretta Falky, raccontano una umanità disumanizzata, cieca e muta di fronte alle atrocità e ai soprusi commessi.
Nel 2021 espone a Paratissima (Torino) “Humana Landscape” che è il titolo che accom- pagna la serie di opere polimateriche, ovvero venti libri in cui l’artista interviene dalla prima all’ultima pagina, in una continua scoperta degli infiniti paesaggi che caratterizzano il profondo animo umano, con le sue complessità e contraddizioni.
L’osservatore, entrando in contatto con la visione tragica dell’artista, non riesce a restarne indifferente, viene sopraffatto da una raffigurazione cruda dell’umanità senza sconti né mezze misure. È una denuncia che ha in sé anche una componente poetica volta al raggiungimento della redenzione personale.
Nel 2022 un nuovo progetto per Paratissima (Torino): “Big Eden”, progetto che Davide Fio- retta Falky mette in scena negli spazi di Paratissima (Torino) 2022.
La serie di quadri proposti sottolineano la necessità di una ricerca e definizione di ciò che in realtà è sempre e comunque indefinito, indeterminato, solo attraverso delle strategie narrative e compositive l’opera prende forma.
La parola poetica è una mano che si appoggia su un oggetto e che non appartiene più al corpo da cui proviene. Si Palesa nel completo distacco per dare vita a un nuovo senso, a una nuova realtà, chiamando in causa figure di un pensiero che riconosce al suo interno una duplicità costitutiva. Figure al limite, che nella loro complementarietà e nella loro essenza dimostrano di esistere solo attraverso la metafora, solo attraverso quei terreni accidentati che ne forgiano il carattere, questi luoghi sono luoghi di caduta e di perdita dove si fa visibile ciò che è la vera natura dell’uomo.